Durante la fase REM del sonno, tutti i sensi vanno in stand by e si riposano; l’unico senso che non si spegne mai è l’udito.
L’udito ha una ricezione sonora (anche tramite le cavità ossee) che si sviluppa già nel feto, durante la gestazione nell’utero materno.
Vista ed udito costituiscono due sensi fondamentali per la nostra vita, ma il sordo, rispetto al cieco, è una persona che tende ad essere ancor più isolata dagli altri, perché siamo in una società verbale, che esclude chi non è in grado di comunicare a parole.
Inoltre la sordità ha a che fare con l’equilibrio (sia statico che dinamico), perché stiamo in equilibrio anche grazie al “riverbero uditorio” cioè ai suoni che percepiamo dall’ambiente e che ci indicano le caratteristiche del luogo e degli oggetti.
Per capire la disabilità di chi non possiede vista ed udito, si può provare l’esperienza in una “camera anecoica”, cioè una camera perfettamente buia e “fonoassorbente” nella quale i suoni sono assorbiti fino al 99,9%.
Nessuno è riuscito a resistervi all’interno per più di tre quarti d’ora, infatti buio e silenzio assoluto ingigantiscono in modo esclusivo il rumore prodotto da se stessi: battito cardiaco, borborigmi, circolazione del sangue, facendo entrare la persona talmente in contatto con il corpo, così da provocare squilibri mentali.
“Ogni senso ha la sua memoria”
dott.ssa Maria Cavallo (psicopedagogista)
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