Stenografia: la formazione delle parole

La parole si formano, unendo insieme i simboli delle lettere dell’alfabeto stenografico, in modo da rappresentarne il suono. Perciò vi sono delle differenze con la scrittura in corsivo italiano, in quanto foneticamente le parole con la “C” e “G” aspre, gutturali (esempio casa, gatto) sono differenti dalle parole con la “C”e G” dolci, palatali (ciao, giallo) e quindi sono scritte con dei segni differenti.

Questo accorgimento permette di utilizzare il “Sistema Cima” anche per stenografare in lingua estera, scrivendo i suoni delle parole straniere.

Gli accorgimenti e le peculiarità con cui si rappresentano alcune lettere (ad esempio la vocale “i”), se ne simboleggiano altre senza scriverle (ad esempio la consonante “r”), si omettono le vocali finali di parola e le consonanti doppie, ecc. sono tutti presenti nelle rispettive lezioni del “corso on line” al quale si fa riferimento.

Il seguente video didattico è quindi un tutorial che mette in evidenza come si uniscono fra loro i simboli stenografici, seguendone la direzione e mantenendone la forma calligrafica.

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