Questa esposizione grafica per chi ha difficoltà è decisamente complessa da capire, perciò l’alunno debole spesso si blocca, vede “scuro”, trattiene il fiato, irrigidisce i muscoli, e va in panico, demoralizzandosi e rifiutandosi di andare avanti.
Ma la matematica offre molti esercizi di “palestra mentale” che aiutano a mantenersi in forma per acuire le doti di intuito, analisi, memoria ed elaborazione logica dei dati. Chi ha specifiche difficoltà potrebbe non essere in grado di risolvere degli esercizi complessi, ma può trarre grande beneficio nell’eseguire dei collegamenti mentali mnemonico-logici.
Prendiamo ad esempio le regole della scomposizioni di polinomi:
“Non c’è un procedimento rigoroso che si possa riassumere con un procedimento logico, ma le scomposizioni prevedono due lavori:
- Un lavoro di riconoscimento che si basa sulla capacità di riconoscere intuitivamente un polinomio.
- L’intuito matematico può essere un po’ compensato dallo studio delle formule e dall’applicazione di una metodologia che può risolvere alcuni problemi (alcuni polinomi non sono scomponibili).
Metodologia
- Contare i termini del polinomio da scomporre e cercare se è possible raccogliere.
- Riconoscere eventuali prodotti notevoli.
- Se è un trinomio ma non è il quadrato di un binomio, può essere un trinomio speciale.
- Se è un quadrinomio, ma non è il cubo di un binomio, può essere scomposto con un raccoglimento parziale.
- Regola di Ruffini.”
Il docente di sostegno utilizza la procedura per gli esercizi di training dell’alunno, ponendo sempre le domande che automatizzano la sequenza:
- Conta i termini, quanti sono?
- Riconosci dei prodotti notevoli? Il docente fa ripetere la definizione di prodotto notevole ogni volta e fa sempre un esempio che faciliti il processo.
- È un trinomio? Esempio per facilitare il processo e memorizzare la definizione.
- È il quadrato di un binomio?Esempio per facilitare il processo e memorizzare la definizione.
- Se non lo è, può essere un trinomio speciale?Esempio per facilitare il processo e memorizzare la definizione.
- Ecc.
Così, con il sostegno, l’alunno esce dal blocco, perché non fissa globalmente la formula come se fosse un prodotto omogeneo “enorme, occulto e minaccioso”, ma inizia ad analizzarla, contando quanti + e quanti -ci sono (quindi quanti termini sono presenti nel polinomio). Valutando se si possono trovare dei quadrati di binomi, oppure se si possono raccogliere fuori dalle parentesi dei termini comuni ecc.
Ovviamente il numero di passaggi suddetti che si possono eseguire dipende dalla gravità dei problemi dell’alunno (a volte ci si può limitare al conteggio dei termini, primo punto, utilizzando le dita per aiutarsi).
In ogni caso si otterranno tre importanti successi:
L’alunno esce dalle “sabbie mobili mentali” in cui si era impastoiato.
L’alunno, adottando la strategia suggerita ed ottenendo dei risultati, si incoraggia ed aumenta la propria autostima.
L’alunno, provando emozioni piacevoli connesse al training dei processi logici mentali, si sviluppa.
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