Ogni evento stimola una risposta emotiva, ogni emozione è gestita a livello corporeo da una funzione (es. fegato = rabbia; reni = paura; cuore = gioia ecc.). Se, meditando, poniamo attenzione alla risposta corporea generata da un ricordo emotivo, possiamo avere autocontrollo, sfruttando al meglio le nostre potenzialità.
Ricordare deriva dal latino e significa “ri” (di nuovo, addietro) + “cordo” (relativo al cuore): si intende che il cuore è la sede della memoria.
La memoria è la facoltà di saper ritenere i pensieri primitivi, senza che rimanga o si rinnovi l’occasione che li suscitò.
Ogni memoria ha le sue caratteristiche, per sviluppare delle abilità mentali superiori, si impara a “pensare con il cuore” cioè a meditare.
La meditazione unisce la gestione del respiro all’osservazione, all’organizzazione e alla strutturazione delle informazioni emotive, rispetto alla localizzazione corporea, innescando un processo che ci rende sempre più autonomi nell’affrontare situazioni nuove.
Articolo correlato:
Leave a Comment