La mitologia Antico Egizia narra che il Dio Thot portò la saggezza sulla terra, insegnando all’umanità primordiale la scrittura e il calcolo.
Divenuta cosciente delle proprie potenzialità intellettive, l’umanità procedette nell’evoluzione, creando società civili e moderne.
La saggezza e la cultura, espresse dalla scrittura e dalla matematica, sono lo strumento della pace e del benessere. L’ignoranza è al servizio dell’egoismo e della brutalità.
Nel Giappone i Samurai furono una casta di guerrieri la cui vita era votata al servizio del proprio Signore. Ma vi furono dei samurai “ribelli” che rifiutarono o furono costretti dagli eventi ad andare “raminghi” e furono chiamati “RONIN”.
Alcuni di essi, divenuti mercenari senza scrupoli, diedero purtroppo un senso dispregiativo a questo nome, altri però, fedeli alle regole di onore del Bushido, si misero al servizio dei più deboli ed oppressi, proteggendoli e insegnando loro le arti marziali.
Al contrario di una “scuola di guerra”, che incita all’odio e alla violenza, l’arte marziale, nella sua vera essenza e pratica, è un percorso educativo (fisico, psicologico e spirituale) che accompagna l’essere umano ad ascoltare il proprio corpo, utilizzarlo al meglio, esprimere in modo fluido e naturale il proprio Ka (come venne chiamato in Egitto) o Ki (così chiamato in Giappone) cioè l’energia vitale, ed ha il fine di conoscere il conflitto interiore, psicologico, profondo, in modo da sedarlo, evitando di proiettarlo su un individuo estraneo, visto come nemico.
Lo strumento di Thot è la penna per scrivere l’alfabeto e i numeri; la scrittura è eseguita con la mente che si esprime nei movimenti del polso e della mano.
Il pensiero è espresso nella scrittura, l’affinamento del movimento del polso con la calligrafia eseguita in stato meditativo è l’allenamento classico dei samurai che praticano il Bushido.
Con questa pratica essi trovano la perfezione e l’equilibrio della pace interiore (Zen – Tao).
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Screenshot immagini tratte dal film “I sette samurai” di Akira Kurosawa
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