Spiegazione al termine della poesia:
E “noi” scrivemmo
E “noi” scrivemmo
macchie d’inchiostro
ombre di sangue
umidi sguardi
su visi stanchi
e “noi” scrivemmo
labili libri
vestiti di pelle
corpi rugosi
stinti dal tempo
e “noi” scrivemmo
atti mancati
vite legate
vite vissute
ore passate
mai più tornate
e “noi” scrivemmo
nei Campi Elisi
e ricordammo
antica storia
d’eterni sorrisi
🐌
“E” il simbolo della congiunzione
“noi” la cura della solitudine
“scrivemmo” la scrittura fissa nell’immanente la coscienza
“Il corpo è il libro scritto dall’anima” [di Sergio Sapetti – recensione per un’opera di Costanza Costamagna]
Poesia e disegno di Sergio Sapetti 🐌
Pareidolie
Se si osserva con attenzione il disegno, si intravvedono in trasparenza delle pareidolie, cioè delle effimere immagini di visi, sguardi, corpi. Le pareidolie sono un ponte con il trascendente.
Chi è abituato a notarle, le vede di continuo, nell’ambiente, sui corpi delle persone, nei disegni ecc. Chi non ha dimestichezza fatica per osservarle e discernerle dal contesto, la sua centratura è sulla forma standartizzata, non nota con facilità i chiaroscuri in trasparenza, perciò ho modificato la luminosità di un dettaglio del disegno per mostrarle meglio.
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