Poesia e pittura: Croouir – la contemplazione del druido

 

Croouir – la contemplazione del druido

Osservo il mondo che mi circonda:

crepa di roccia spezzata dal ghiaccio

ruvida zolla d’un’arida terra,

rugosa quercia d’antico seme

con forti radici a sé la trattiene.

Scheletri al vento privi di fronde

donan secche ghiande a ispidi porci,

bocche voraci le fresan con zanne.

Vagano in gruppo verso il destino

cacciati da lame nere di sangue

son arsi su braci da uomini grezzi

che raccolti in cerchio, stanchi e silenti,

seduti coperti in ruvide pelli,

riposan le membra al caldo del fuoco

mentre ogni fiato si muta in vapore.

S’ode lontano triste canto del bardo:

verbi di pietra scolpiti nel cuore

sciolti da luce di splendide donne 

ombre gentili, abbracci d’amore.

Ma dentro la cesta piange la vita,

piccola anima appena partorita

reclama il latte del seno materno

protetto dal manto di lana grezza

tosata e cardata prima d’inverno.

Scorre il Rio sotto un cristallo di ghiaccio

giunge improvviso gracchiare di corvi

loro ali spargono nubi di polvere

forse il ricordo d’immemori corpi

che ora volan nel respiro dei vivi.

🐌

 

Croouir: (craw – vir) uomo corvo. Si tratta di un druido vissuto a Bodincomago nel I secolo d.c. (spoiler del prossimo romanzo storico).

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