Sostegno al piano nazionale della scuola digitale

piano-nazionale-scuola-digitaleDurante le ore di lezione svolte in compresenza con i docenti curricolari, si condividono con tutta la classe le risorse multimediali fornite dal docente di sostegno.

Il “resoconto” della spiegazione degli insegnanti è stenografato e poi video-trascritto, oppure video-dattilografato in diretta. I documenti di videoscrittura sono arricchiti e completati con l’inserimento di immagini, tabelle e schemi, a volte tratti dai contributi multimediali della LIM, altre volte con materiale tratto dal Web.

Gli alunni hanno così a disposizione un valido esempio su come prendere appunti, possono leggere i concetti, ma anche “risentire” mentalmente le parole esatte con cui il docente ha precisato alcuni passaggi chiave della lezione e, in caso di assenza, possono recuperare on line la spiegazione.

Il docente di Sostegno è presente solo per alcune ore di lezione alla settimana, quindi il suo contributo è soprattutto un esempio, un ausilio e un completamento, non può e non deve sostituire gli appunti personali degli alunni.

I file in genere sono prodotti in formato “documento” (Word per Windows o Open Office Write) ma per lavori specifici si possono anche utilizzare fogli elettronici, presentazioni, disegni ecc.

La condivisione del materiale in questi formati potrebbe causare delle difficoltà di lettura da parte di utenti che non possedessero elaboratori con un sistema operativo e un programma adatto ad aprire la versione con cui sono stati salvati i file.

Essendoci questa variabilità, per chiarezza e semplicità operativa, si preferisce trasformare i contributi in formato PDF che è generalmente leggibile da chiunque, anche tramite smartphone. Inoltre, un file in formato PDF, se è condiviso su un sito web, può essere letto direttamente on line.

In genere la condivisione dei file avviene tramite il registro elettronico, nella sezione Didattica, chi ha difficoltà a connettersi in internet può ricevere il materiale su chiavetta.

Il docente che inserisce i contributi, può scegliere se condividere il file con il docente, con tutta la classe o solo con alcuni alunni.

Dato che non è possibile inserire dei file con un peso eccessivo, si deve avere l’accortezza di inserire immagini “leggere” e non inserire filmati o registrazioni audio, perché in genere questi file superano i limiti di peso consentiti.

Vi è un altro importante strumento multimediale che ormai si diffonde nella quotidianità scolastica: l’uso dei gruppi di Whatsapp.

Un gruppo Whatsapp di classe (o di gruppo docenti, o di gruppo genitori) è uno strumento comodo, semplice e immediato per scambiarsi informazioni. Essendo in contemporanea presenti i docenti e gli alunni, si tratta di un’espansione on line del dialogo di classe, in quanto ogni messaggio è visibile a tutti, così come se si fosse fatto un intervento in aula.

Anche in questo caso gli assenti possono essere subito informati delle notizie più urgenti e a volte possono intervenire “in diretta”, come se fossero anche loro in aula, oppure si possono avere informazioni importanti anche in orari extrascolastici.

Lo smartphone e il tablet sono ormai il futuro della scuola digitale della cosiddetta “generazione Y” con particolare riguardo a coloro nati dopo l’anno 2000.

Si è ormai notato con chiarezza come questi “veri” nativi digitali crescono con una immediata predisposizione ad usufruire al massimo degli strumenti di comunicazione di massa. La scuola ha il compito di educare ed istruire, tenendo conto della realtà del mondo contemporaneo. Perciò l’utilizzo corretto e regolato di tali strumenti anche durante le lezioni, può agevolare gli studenti nell’acquisizione di un metodo di studio moderno e virtuoso.

Chi utilizza strumenti multimediali praticamente dalla nascita, acquisisce una capacità olistica di intuire e organizzare i concetti, in modo simile ai DSA (che in genere sono infatti enormemente avvantaggiati dall’uso delle nuove tecnologie). Le lezioni quindi tengono conto dell’indispensabile aspetto verbale e scritto, ma è indispensabile che siano arricchite con immagini e video, mentre i concetti espressi nei libri di testo sono ampliati, completati e migliorati dalle notizie ricavate dal Web.

L’uso della LIM di classe va già in questa direzione, ma l’alunno, a casa, o anche in certi casi a scuola, può poi studiare sui siti consigliati dal docente tramite link, può svolgere test presenti sul web, può integrare le lezioni con altre notizie.

Di qui la necessità di istruire all’uso corretto di smartphone, tablet e computer, per sviluppare lo spirito critico, l’attenzione ai malware, il rispetto della privacy e per sopperire alla naturale propensione alla distrazione e alla superficialità degli adolescenti. Istruire, anziché impedire; integrare, anziché vietare; offrire soluzioni nuove e moderne, abbandonando senza remore dispendiosi metodi anacronistici (un libro multimediale costa anche dieci volte meno di un libro cartaceo e offre una ricchezza di contributi decisamente superiore).

Il docente di sostegno coadiuva i docenti e i discenti in questo campo, avendo come compito quello di essere colui che integra e risolve le peculiari difficoltà individuali, dando priorità a chi è più in difficoltà in una particolare congiuntura.

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Complimenti per il “Sostegno”

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