La comunicazione fra due persone si sviluppa soprattutto su piani non verbali e paraverbali, i concetti detti a parole hanno una incidenza modesta.
Quello che conta è soprattutto il tono di voce, il tipo di sguardo, come si gesticola, come ci si atteggia di fronte all’altro.
Una parte della comunicazione è anche condizionata da ormoni, odori, calore, tensione muscolare al tatto, ruvidità della pelle ecc.
Internamente al corpo la parte “fisica” della comunicazione è relativa all’emozione (gestita da meccanismi chimici es. produzione di adrenalina, etanolo, noradrenalina ecc.).
La traccia chimico-fisica della persona resta impressa nell’ambiente (i predatori fiutano la paura delle prede, scoprendone i nascondigli).
Ristagnandovi, in parte questa traccia può essere recepita in un successivo momento, stimolando delle inaspettate sensazioni che, non essendo palesemente riferibili ad eventi presenti, possono far insorgere inconsciamente degli stati d’animo ansiosi.
L’animo umano si muove nel campo dei “sentimenti”.
Emozione (corpo) e sentimento (animo) sono connessi dalla sensibilità (mente).
La persona sensibile, trae dalle esperienze corporee la consapevolezza dei propri sentimenti, li accetta, li vive, li “respira”, comprendendo se scaturiscono da se stessa o dall’ambiente esterno; in tal modo matura l’animo.
La persona insensibile chiude la comunicazione reale e concreta del corpo, denutrendo e inaridendo l’animo.
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