Penetrare il profondo dell’assoluto

Solo l’artista vero, cioè chi scrive intense poesie, o dipinge splendidi quadri, o compone emozionanti musiche ecc. sa bene cosa significhi la sofferenza interiore; noi artisti quando estraiamo queste opere, esponiamo noi stessi, con le nostre più intime fragilità, urlando in silenzio il nostro dolore (come nell’urlo di Munch).

Fuori possono vedere distrattamente parole fluttuanti o colori opachi, ma solo chi è come noi sa penetrare nel profondo dell’assoluto; perché la razionalità permette la rielaborazione dei dati, ma il “sentire” è sempre verità: stupendo o schifoso, dolce o aspro, appassionato, abusato, soffocato, devastato, esaltante, i sentimenti si tramutano in emozioni potenti che sono sempre veri, puoi spiegarti razionalmente: mi piace, ma…… — non lo sopporto, però….. —-

Ma il sentire è così: puro, nella sua totale intensità, quando gli permettiamo di spogliarsi dalla carne che lo trattiene e si manifesta come una esplosione in tutto il nostro essere.

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