Terza poesia del trittico della Luce: per Santa Lucia e il Solstizio d’Inverno
L’albero caduto
Piccola bimba correvi contenta
sotto mie fronde mosse dal vento
sole d’estate ascoltava il tuo canto
Vidi passare ogni tua età
alla mia ombra trovasti ristoro
nostro respiro un unico suono
Le mie radici ora sono divelte
nel freddo inverno ammiran la notte,
aria mi porta profumo di mosto,
lento assopito fermenta nei tini,
bucce d’agrumi seccano al fuoco
azzurri fioriscono i rosmarini.
Fredda la terra accoglie mia chioma
ancora un messaggio posso mandarti:
guarda il mio tronco per orientarti
con ultimo sforzo, nel mio cadere
ago di bussola punto sul mare,
è mio saluto prima di morire
Usa il mio legno come vascello
porta il mio seme al lontano confine
posalo in terra d’antica memoria
germogli dove Madre nera fu storia.
Piovon meteore nel buio stellato
belan gli ovini sui prati notturni
io ti penso ancora bambina
ignara di neve di ghiaccio e di brina
Il cielo lacrima mille meteore;
non esser triste io sono presente
fammi nave per un grande cammino
con aura amara circonda il tuo cuore
all’alba germoglio in nuovo giardino
ora sei donna ed io sono contento
Leave a Comment