Ogni epoca necessita di un aggiornamento linguistico che sia portatore di nuove forme di energia verbale, il caos tende a inquinare e confondere l’uso del “verbo”, omeologicamente, parole simili fornite in piccole dosi, possono introdurre degli stimoli linguistici atti a riportare virtù laddove si installa il vizio.
La parola odierna è “convibranime”: trattasi di anime affini che convibrano armoniosamente su più livelli di esistenza (fisico, psichico, spirituale).
Questa parola va detta con una sillabazione siffatta: CON – VIB – RA – NIM(e) la desinenza ci serve per renderla femminile, maschile, singolare, plurale in italiano perciò è in tal senso che apporta energia e può variare a seconda del contesto.
CON: l’energia è del suono gutturale Ch seguita da ON si tratta di un simbolo relativo alla “ciotola” alle mani a coppa, a un’idea di accoglienza del nutrimento.
VIB: la V porta l’energia dal Cielo verso la Terra e la direziona su IB che è il cuore, inteso come cuore metafisico, non organo fisico.
RA: raggio di luce divina estrovertita, cioè donata.
NIM: la N è energia primordiale, la M è energia materna, quindi generativa del futuro, la I in mezzo indica l’individuo che è il collegamento stabile, il collante, tra passato e futuro.
Risultato, CONVIBRANIME sono quegli individui, inseriti in questo mondo (cioè nel nostro tempo) che connettono e distribuiscono cordiale energia trascendente verso l’immanente per generare un futuro virtuoso.
Nel significato stesso della parola c’è l’armonia della convibrazione, se si è “stonati” si crea cacofonia.
(ps ovviamente anche “OMEOLOGICAMENTE” è un neologismo sintonico con questo discorso, ma sarà trattato in seguito).
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