Evadere, liberarsi, perdonare sono alcuni significati del termine “gedatsu” che è utilizzato da Gikin Funakoshi per spiegare alcune tecniche di Karate Shotokan con la simbologia buddhista (libertà dalle illusioni del mondo, ovvero percorso per l’illuminazione).
Le tecniche quindi hanno una duplice valenza: una (oggi in parte anacronistica) per la lotta fisica, una (allegorica ma tuttora valida) per la lotta interiore.
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Se volete attaccare a est, colpite prima a ovest.
- Se volete sferrare un calcio frontale dall’alto in basso, sollevate il più possibile il piede arretrato.
- Se volete ruotare il corpo, intensificate l’energia morbida.
- Se l’avversario vi afferra per i capelli, applicate “mano a lancia”.
- Se volete colpire l’avversario, distruggete il suo pilastro centrale (baricentro).
- Se l’avversario cade a terra, immobilizzategli la testa a faccia in giù e avrete vinto.
- Se cadete a terra, approfittate del senso si superiarità dell’avversario.
- Se venite afferrati alle spalle, attaccate all’indietro con il gomito.
- Se qualcuno vi afferra da davanti, colpitelo ai testicoli.
- Se qualcuno vi afferra la testa, attaccatelo al viso.
- Se l’avversario vi mette a forza del fango nella bocca, attaccatelo alla gola.
- Nel combattimento corpo a corpo, servitevi dei gomiti.
- Nel combattimento a distanza, sferrate un calcio rovesciato dall’alto in basso.
- Se volete colpire l’avversario sulla vostra destra, abbassate il braccio destro.
- Se volete calciare frontalmente dall’alto in basso, usate la mano a lancia.
- Se volete sferrare un calcio alto, sollevate prima più possibile la gamba arretrata.
- Se vi viene torta la mano, piegate il gomito.
- Se qualcuno vi afferra per la manica, usate la “punta di alabarda”.
- Se qualcuno vi afferra per il bavero, usate il ginocchio per sottrarvi alla presa.
- Se l’avversario cerca di sferrarvi un calcio, colpitelo immediatamente.
- Se volete sferrare un calcio all’avversario, non esitate a usare il ginocchio.
- Se l’avversario è basso, non usate le gambe.
- Se l’avversario è alto, scivolate all’interno.
- Se l’avversario vi afferra da sotto, attaccatelo da sopra.
- Se venite afferrati da sopra, abbassate immediatamente il corpo e attaccate da sotto.
- Se l’avversario vi tira per i capelli, sollevate entrambe le braccia come se vi toglieste un’armatura.
- Se l’avversario tenta di soffocarvi, attaccatelo con “mano a coltello”.
- Se qualcuno vi si avvicina con le spalle dondolanti, tenetevi pronti a parare il suo calcio.
- Le mani e i piedi devono essere sempre allineati nella giusta direzione.
Tratto da: Gichin Funakoshi – Karate Jutsu (gli insegnamenti del Maestro) – Edizioni Mediterranee.
Questi suggerimenti sono soprattutto da interpretarsi come allegoria per la “lotta interiore del Bushido” tra se stessi e le proprie ansie, i propri stress, i propri bigottismi.
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