La tradizione popolare riporta un metodo “naturale” per cercare di indovinare, già agli inizi dell’autunno, quale sarà il tempo meteorologico dell’inverno.
L’autunno inizia il giorno in cui la quantità di ore di luce e di buio sono equivalenti (Equinozio).
Da quel momento, si osserva il ciclo lunare e si attende la “Luna nuova” (si ha la Luna nuova quando Sole e Luna sono esattamente congiunti, quindi la Luna è “invisibile”).
Il periodo considerato “Novilunio”, per tradizione dura tre giorni, durante i quali si osserva con attenzione il clima:
- Piove a lungo?! L’inverno sarà molto umido.
- Fa freddo ma secco?! Altrettanto accadrà in inverno.
- Fa caldo?! L’inverno sarà tendenzialmente mite.
- Ecc. con tutte le altre varie combinazioni.
Si può poi entrare anche nel dettaglio, osservando come, durante i tre giorni, si inizi con una situazione più calda e secca, per poi terminare, ad esempio, con clima più umido e freddo. Proiettando poi questi risultati sul lungo periodo invernale.
Certo è che in una situazione naturale ed empirica, dove occorreva assolutamente avere notizie precise per potersi cautelare dalle intemperie del tempo inclemente, i dati forniti dal “Novilunio dell’Equinozio d’Autunno” si potevano considerare attendibili.
Oggi come oggi potrebbero intervenire dei fattori che alterano questa osservazione tradizionale, essendo purtroppo il clima in balia di mutamenti dovuti all’inquinamento umano.
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