La rabbia è la risposta naturale alla paura. La paura è l’emozione che ci fa mettere in guardia di fronte ad un’aggressione.
Nel cervello vi è una ghiandola detta “amigdala” che stimola la produzione degli ormoni della paura e della rabbia.
L’amigdala degli uomini è più grande di quella delle donne, perché essi nella preistoria si sono evoluti per reagire istantaneamente ai pericoli, rispondendo con prontezza agli agguati.
Viceversa le donne hanno più sviluppata la corteccia prefrontale, che controlla le emozioni suddette, permettendo loro di trattenersi da rispondere con eccessiva impulsività, in modo da aiutarle ad allevare e tutelare la prole con pazienza.
Il corpo umano ancora oggi è praticamente identico a quello dei nostri progenitori, ma, per chi vive in città, l’attenzione alla propria incolumità ora è soprattutto rivolta al traffico e ai problemi del moderno vivere civile.
In caso di aggressione (rapina, stupro, terrorismo, ecc.), chi non si è allenato nel modo appropriato, potrebbe rispondere in modo inadeguato:
- gli uomini tenderanno a reagire istintivamente con violenza, senza tenere conto dei reali rischi a cui vanno incontro, lottando contro dei pericolosi malviventi; oppure reagiranno eccessivamente anche per motivi futili;
- le donne invece sono indotte a non valutare per tempo la gravità della situazione, reagendo quindi in ritardo, quando ormai “la trappola” è scattata.
Allenare il cervello a rispondere con prontezza in modo congruo alla vera pericolosità delle aggressioni è il miglior modo per vivere in sicurezza, prevedendo e prevenendo i rischi a cui si va incontro, adottando un atteggiamento sbagliato nei confronti della realtà.
Educazione alla
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