Lotta: l’istinto è regolato e civilizzato

Lotta nell'antico egitto

La civiltà ha canalizzato il naturale istinto violento e predatorio dell’essere umano, codificandolo nello sport: lotta, corsa, lancio del giavellotto, tiro con l’arco, scherma ecc. sono i primi sport competitivi in cui i nostri antenati si cimentarono, confrontandosi nel rispetto delle regole e salvaguardando l’integrità dei contendenti.

“Mens sana in corpore sano” è un concetto concreto e scientificamente provato dalle recenti ricerche dell’Università di Verona.

Lo sviluppo motorio che avviene nei primissimi anni di vita determina in modo fondamentale le future capacità cognitive e percettive dell’adulto, sviluppandole e migliorandole, se i movimenti sono equilibrati e naturali, limitandole se i movimenti sono tarpati o errati.

Strisciare per terra, fare capriole, arrampicarsi sugli alberi, lottare, consentiva ai bambini di un tempo un continuo stimolo percettivo e motorio che oggi, in un ambiente ovattato e tecnologicizzato, spesso non avvengono più.

Questi movimenti indispensabili per i più piccoli, sono altrettanto importanti anche per i ragazzi e gli adulti, che con una serie di esercizi appropriati di ginnastica naturale possono mantenersi in perfetta forma psico-fisica, recuperando lo stress a cui è sottoposto il corpo che resta seduto tante ore davanti ad un computer, a scuola, in ufficio o in un’automobile.

Approfondisci partecipando agli incontri di formazione:

Lo sviluppo cognitivo nell’età evolutiva attraverso il movimento

 

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