Il corpo umano è programmato per produrre un’azione tanto più potente quanto più importante e vitale è l’obiettivo che si desidera ottenere (vedi “massima volontà“).
Gli uomini preistorici erano “predatori di resistenza“, e correvano ininterrottamente per decine di chilometri all’inseguimento delle prede. Il nostro corpo si è evoluto producendo sostanze chimiche che anestetizzano lo stress (come le endorfine, prodotte dall’ipofisi; gli endocannabinoidi, prodotti dalle cellule neuronali, ecc.)
Allenandosi con perseveranza per mantenere una discreta tonicità atletica, si attiva il suddetto processo, senza esagerare con lo stress e rischiare dipendenze.
La tenacia deve essere volta al rispetto di una severa disciplina operativa:
- Allenamento costante – i pigri tendono ad accampare scuse per non dedicarsi alla pratica quotidiana.
- Corretta esecuzione degli esercizi – da “errore si genera errore”, fare attenzione ad assumere sempre l’atteggiamento giusto.
- “Meditazione in movimento” – percepire con attenzione le sensazioni che provengono dall’esecuzione degli esercizi e dal ritmo respiratorio, utilizzare l’allenamento per imparare a “sentirsi”.
La determinazione è l’atteggiamento che sviluppa la volontà tenace e che governa il corpo con autorevolezza, favorendo l’estrinsecazione del massimo potenziale in base alle reali necessità contestuali.
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