In un istante il corpo con l’espressione del viso, la postura, l’atteggiamento, il tono della voce, il ritmo del respiro, l’emissione di ormoni, il movimento dei gesti e mille altri piccolissimi dettagli rivela le intime intenzioni, situazioni, emozioni, e quindi pensieri e modalità caratteriali di ciascuno di noi.
Volenti o nolenti siamo un libro scritto e aperto che ci espone costantemente alla comprensione altrui.
Pochi hanno volontà di leggerlo, molti si fermano all’apparenza, pur percependo la sostanza; molti, ignorandone le dinamiche, vedono solo alcuni aspetti e non approfondiscono, ma ciò non toglie che chi ci è di fronte esprime sempre esattamente chi è, come sta, cosa vuole.
Così come avviene per ogni libro, anche la lettura che noi eseguiamo del corpo altrui, conscia o non conscia che sia, è poi soggetta al nostro personale giudizio e interpretazione. Perciò le nostre intenzioni sono “processate” e accettate o rifiutate in base ai concetti di chi ci sta di fronte.
Riuscire ad essere consapevoli di questo processo, accettando e non giudicandone i messaggi, sopportando le “sorprese” che non ci aspetteremmo dal comportamento altrui, è un lavoro molto complesso perché a tutti piacerebbe che gli altri si comportassero e pensassero come vorremmo e non così come loro sono intenzionati a fare.
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