La frenesia e lo stress della vita quotidiana, impongono a volte dei comportamenti rigidi, impostati e controllati, da cui si cerca di non far trapelare le vere emozioni che si provano.
Lasciarsi andare con spontaneità, accettandosi e mostrandosi come si è, fa spesso paura, generando tensioni ogni volta che temiamo di non avere un comportamento adeguato alle aspettative della società.
La vita però in tal modo è vissuta in modo artificiale. Per ritornare ad uno stato sereno la soluzione è la meditazione.
Con la meditazione ci riabituiamo a “fare il vuoto”, cioè a non pensare, dandoci delle spiegazioni mentali, ma solo percependo le sensazioni del “qui e ora”.
È come quando si cerca di sentire un rumore o un profumo particolare in un ambiente: si sta zitti, si isolano i disturbi e si fa attenzione solo a quella particolare “nota”.
Così nella meditazione ci si svuota dai pensieri, li si lascia lì, che girino, ma che non disturbino.
Questa operazione è simile all’aggiornamento di una applicazione del computer o al salvataggio di un file: si blocca un momento la funzione del programma, per poter installare la nuova versione; se non facessimo questo “black out” momentaneo, non potremmo “nutrire il computer” (o la nostra mente) con le novità che sarà utile applicare nel contesto attuale, sostituendo vecchi schemi e modalità operative.
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