Le persone hanno un carattere che matura all’interno del contesto in cui vivono.
L’attuale modello offerto dalla società sta velocemente modificando il modo di pensare e quindi di agire delle nuove generazioni.
I “nativi tecnologici” assimilano e consumano informazioni con una velocità che impedisce di approfondire, sedimentare e personalizzare gli stimoli che provengono dall’ambiente.
Le relazioni degli adolescenti, sviluppandosi con messaggi elettronici, sono vissute parzialmente, cioè superficialmente.
Quando il contatto diventa reale, vi è spesso impreparazione ed inquietudine nel gestire le emozioni e gli stati d’animo.
Gli adulti percepiscono il disagio dei ragazzi, ma non riescono a consapevolizzarlo, avendo un retroterra, una cultura e una formazione troppo distante dall’attuale. Se dedicassero tempo e attenzione, potrebbero instaurare un dialogo proficuo con i ragazzi, ma, per inadeguatezza o comodità, alcuni genitori ed insegnanti trascurano il rapporto, incrementando il gap generazionale.
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