Da bambino ho avuto la fortuna di bere acqua pura dal pozzo, di bere latte appena munto, di giocare con la sabbia pulita sulle sponde della Dora e del Po, di rotolarmi e fare capriole sulla terra polverosa e in mezzo all’erba, di arrampicarmi sugli alberi, mangiando frutta matura senza doverla lavare, di inventare i giochi con pezzi di legno, ferro arrugginito e pietre, di accarezzare i bombi silvestri (api selvatiche) che si riposavano per la notte, di curarmi tagli, abrasioni e traumi con “uno sputo” come disinfettante e una foglia di piantaggine tenuta ferma da un fazzoletto di stoffa come benda e mille altri modi antichi di sopravvivere con il buon senso.
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