La migrazione del dolore come risposta alla metamorfosi del corpo

Il cervello è un terreno fertile e in continua trasformazione, in caso di necessità, una funzione non più supportata o non ancora sviluppata in un settore, può essere demandata ad un altro, ma questa transizione avviene tramite uno stimolo fisico.

Glenn Doman ha studiato e codificato con precisione questo processo del “training del piano fisico”.

A chi si sottopone a massaggi o inizia un’attività sportiva, a volte può capitare che, dopo un benessere iniziale, si sviluppino improvvisamente dei disagi anomali, apparentemene inspiegabili.

A parte altri motivi peculiari, una causa che genera la comparsa di problemi o favorisca improvvisi infortuni può essere dovuta al cambiamento di atteggiamento mentale che si sviluppa di pari passo al cambiamento fisico.

Correggendo la postura, tornando ad equilibrare certi atteggiamenti corporei, il controllo che la mente esercitava su delle problematiche attive ed irrisolte si indebolisce, favorendo l’insorgere del dolore.

Ecco che ad esempio la schiena, pur migliorando la tonicità dei muscoli e l’elasticità della colonna vertebrale, può manifestare improvvise dolenzie in punti riflessologicamente legati a particolari psichismi (vedi “Sviluppo Funzionale“).

Altro esempio tipico, quando si abbandonano vecchi atteggiamenti per adottarne dei nuovi, è il farsi male con frequenza ai mignoli dei piedi (il mignolo destro è legato ad energie paterne-maschili, quello sinistro è legato a energie materne-femminili).

Quindi, di pari passo al movimento fisico, è utile procedere sempre con un’introspezione e una rivisatazione profonda della propria personalità e carattere (ad esempio con un esame grafologico), in modo da accettare e consapevolizzare quale sia veramente la nostra volontà inconscia.

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