“Ho sempre creduto che mio figlio fosse un gran sognatore”

cecità della famiglia

A volte i genitori rifiutano di prendere in considerazione che i propri figli abbiano delle difficoltà fisiche o psichiche; in altri casi sono i docenti a ignorare o a considerare come ininfluenti le difficoltà reali dei propri alunni.

Un bambino che non ci vede o non ci sente bene, oppure che non è in grado di decodificare i simboli della scrittura, si sentirà escluso, incapace, inadeguato ed esprimerà un comportamento lesivo per sé e per gli altri.

“Un audiogramma e un esame molto accurato della vista, dovrebbero essere obbligatori prima dell’ingresso di ogni bambino nella scuola. Eviterebbero giudizi erronei degli insegnanti, sopperirebbero alla cecità della famiglia, e libererebbero gli allievi da una sofferenza psichica ingiustificabile”.

Daniel Pennac (Diario di Scuola)

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