Grafoterapia: lezione 4 di psicomotricità

“Consapevolezza, calma ed equilibrio, attraverso il gesto grafico”.

Gli esercizi di grafoterapia possono essere svolti da soli o con l’aiuto di un tutor.

  • Il tutor appoggia lievemente la mano sulla mano scrivente, aiutando l’esecuzione dell’esercizio.
  • Il tutor si affianca al soggetto scrivente e mima il gesto, in modo che possa essere seguito visivamente.
  • Il tutor si pone di fronte al soggetto scrivente e mima il gesto (speculare), in modo che possa essere seguito visivamente.

L’interazione con il contatto umano è sempre preferibile, si può però anche optare per l’azione di un tutor virtuale:

  • Proiettare su un muro la sequenza di segni da riprodurre, in modo da agevolare l’esecuzione del gesto.
  • La stessa sequenza può essere visionata mettendo lo schermo di un computer o di un tablet di fronte a sé.
  • In ultima alternativa si possono scrivere i segni su una lavagna.

L’utilizzo del tutor limita l’autonomia del soggetto scrivente, riduce l’impegno di coordinazione psicomotoria e quindi ha una valenza ridotta rispetto allo stesso esercizio eseguito in modo classico. Agli inizi del percorso didattico la presenza del tutor può essere utile sia per dare un ritmo di esecuzione appropriato (lento e preciso), sia per evitare di imparare errori, si ritiene infatti che è meglio eseguire da subito i gesti giusti, pur se con un aiuto, piuttosto che apprendere dei gesti sbagliati, dovendoli poi disimparare per poterli correggere.

La gradualità del percorso è sintetizzata alla pagina:

SeR-Jì (grafoterapia corporea)

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