Ogni giorno in tutto il mondo, anche fra le mura domestiche, i bambini sono vittime di episodi violenti, subiti in prima persona, o visti accadere sotto i loro occhi.
La Grafoterapia offre un modo per aiutare la mente a liberarsi dallo sgomento impresso da questi fatti angosciosi.
Disegnando l’accaduto (scena di violenza, guerra, incidente), il bambino proietta ad di fuori di sé il dolore, favorendo una visione più oggettiva ed esterna dell’accaduto.
Inoltre, disegnando sia l’aggressore che la vittima, il bambino si immedesima in entrambe, spersonalizzando e contestualizzando l’evento in modo oggettivo.
Immagine del disegno di un bambino afghano tratta dal sito Emergency
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