La mappa geografica di una città, contiene vie, corsi, piazze, ferrovie, ospedali, chiese, stadi sportivi ecc. La disposizione di questi luoghi è caratteristica per ogni città, non ve n’è una uguale ad un’altra, anzi, la stessa città cambia la sua stessa conformazione nel corso degli anni.
Ma se noi cerchiamo un particolare luogo: ad esempio la piazza principale della città, probabilmente il tragitto che percorriamo per trovarla, partendo dalla periferia, è simile per ogni mappa, perché i centri abitati si sviluppano secondo una logica comune.
Lo stesso dicasi per i pensieri; quando pronunciamo una parola, ad esempio “Vaso”, ognuno di noi immagina un particolare vaso che gli è più famigliare: un vaso di terracotta, un vaso in vetro, un vaso pieno di fiori o… un vaso “da notte”!
Ma la parola vaso evoca in tutti noi lo stesso tipo di concetto, poi ognuno gli dà la forma più idonea per il suo bagaglio culturale.
Dal modo in cui si scrive, dal modo in cui si gesticola, dalla tonalità di voce, dal tipo di sguardo, dagli “umori ormonali” prodotti, dal ritmo respiratorio connesso al modo di parlare, dalla postura ecc. il nostro organismo esprime con chiarezza la funzione base e l’emozione ad essa associata:
- “Il buio mi fa paura”;
- “La vicinanza di una certa persona mi infastidisce”;
- “Dico di sì, ma in realtà sto mentendo”;
- “Anche se sono in difficoltà, ho speranza di farcela” ecc.
Grazie a questi sottili messaggi “subliminali” è possibile intuire quali idee realmente un’altra persona sta pensando; non si tratta di “leggere” nel “cervello di un altro”, bensì di percepire e interpretare dei simboli comuni, in modo da costruire una “mappa” per orientarsi nei pensieri altrui.
Oltre all’osservazione corporea, anche la Grafologia è un ottimo mezzo per intuire i pensieri, in quanto la grafia, una volta scritta, è una forma di comunicazione immutabile (mentre invece il gesto, lo sguardo, il sospiro ecc. pur essendo espressivi, devono essere colti istantaneamente, poi svaniscono).
Allenarsi costantemente con calma, silenzio, introspezione e sensibilità sono gli strumenti per diventare ottimi grafologi sensoriali.
Utilizzo della sensibilità interiore in grafologia e olistica
Homo lux: studio e ricerca aldilà dei margini – prof. Sergio Sapetti
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