La Grafologia Moderna considera lo studio della scrittura così come nella fisica si studiano i movimenti dei corpi.
Le dimensioni in cui si sviluppa la scrittura sono relative al tempo, allo spazio e al ritmo:
- Alto-basso e destra sinistra.
- Profondo (con quanta pressione si incide il foglio).
- Velocità di scrittura.
- Armonia e fluidità.
- Equilibrio tra la parte scritta e la parte vuota (lasciata tra le parole, tra le righe, all’interno delle lettere ecc.).
- Irregolarità microscopiche (dovute a istantanei cambiamenti di direzione o pressione).
Il metodo tradizionale di esame prende in considerazione queste caratteristiche e le studia dall’esterno, così come se si fosse all’esterno di un sistema e lo si osservasse imparzialmente.
In Grafologia Moderna, oltre ad applicare con meticolosità il metodo precedente, si aggiunge una visione “interna” della scrittura, ripercorrendo il tracciato grafico, come se si fosse la persona che lo scrisse.
Inoltre, sempre con visione “interna” ci si sofferma sulla parte microscopica della scrittura, cioè le macchie di inchiostrazione, cercando di comprendere quale tipo di movimento corporeo ha alterato la fluidità grafica.
Interpolando in contemporanea questi tre aspetti (visione esterna, visione interna, esame del movimento cristallizzato) si ottiene un quadro dettagliato, dinamico e completo dell’atteggiamento assunto dal soggetto scrivente.
Grazie alla globalizzazione dell’indagine, la grafia prende “vita”, esprimendo in modo chiaro quali dinamiche sono attive e quindi rivelando con precisione la personalità di chi ha scritto.
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