Per apprezzare la profondità dell’esame grafologico, occorre seguire, istante per istante, il tracciato grafico delle parole.
Una parola in genere è scritta in media in due secondi, ogni lettera è scritta in uno o due decimi di secondo. Eppure, in Grafologia Moderna, ingrandendo la scrittura in modo da vederne ogni dettaglio, si scopre un paesaggio tridimensionale, con improvvise zone scure (rafforzate, cioè in “grassetto”) e altre molto chiare.
All’interno dei tratti lineari, si notano macchie, chiare o scure, che spesso seguono lo stesso andamento del tracciato, ma a volte sono addirittura “perpendicolari” allo stesso! In una frazione infinitesima di secondo, chi ha scritto, ha modificato inconsciamente il tracciato, così da redigere un tratto contrario all’andamento scorrevole della scrittura.
In queste anomalie grafiche si notano i riflessi dei problemi fisici, perché il corpo è connesso in ogni suo gesto e un tratto contrario alla direzione calligrafica indica che in un certo punto corporeo vi sono dei disagi che ne bloccano il flusso scorrevole. Il contesto della parola (significato simbolico di quel tratto grafico) suggerisce la zona del corpo che ha causato lo “sbalzo di pensiero” (la grafia riporta in modo simbolico il pensiero di chi scrive).
Cliccando ed ingrandendo le seguenti immagini si possono vedere queste peculiarità:
La lezione qui esposta è stata corredata da una diretta video pubblicata su Facebook e Youtube:
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