Grafologia e disabilità: esercizi per migliorare l’espressione verbale

grafologia-e-disabilita-esercizi-per-migliorare-lespressione-verbaleIn alcune grafie di soggetti disabili si può notare una certa confusione scrittoria che poi si manifesta anche in una difficoltà espositiva, sia in italiano, sia in lingua estera.

Per migliorare l’esposizione verbale è utile far soffermare il soggetto su ogni sillaba, evitando che le pronunci troppo rapidamente, considerando invece la vera essenza della parola.

Ad esempio:

In italiano la parola “aristocrazia” la si esamina come origine etimologica (aristos: migliore; kratos: comando). Quindi è composta da due parti (e le si scandisce entrambe) con due significati diversi. Si fa riflettere sulla tonalità del suono (aristo è roteante-sibilante, liquido; krazia è gutturale), quando si è studiata l’intima essenza della parola ed il suo significato, si è in maggiore sintonia con il concetto e lo si può esprimere meglio. Quindi si fa ripetere la parola nelle sue sillabe, di seguito ma lentamente: a-ri-sto-kra-zia (mantengo il segno k per indicare che si tratta di un suono gutturale ch e non palatale ci).

L’esercizio si ripete per le parole più complesse e si può eseguire anche in altre lingue, ad esempio in inglese con la parola “breakfast” (pausa veloce) riflettendo, oltre che nel modo suddetto, anche sulle differenze simboliche tra l’italiano e l’inglese.

Il lavoro deve essere di analisi, conoscenza dei dettagli e deve legare la scrittura grafica (manuale), alla dizione dei suoni nelle loro tonalità, legate all’origine profonda della parola.

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