Un insegnante ha un patrimonio inestimabile di scritture a sua disposizione per poter far pratica in grafologia.
Di fronte ad una scrittura, corsiva o stampatello che sia, è utile cercare di immedesimarsi al più presto nel tratto grafico, per entrare in sintonia con il carattere espresso dalla scrittura.
Come fare? Ecco un decalogo per un rapido approccio ad un esame grafologico:
- Per prima cosa, trovare la centratura in se stessi, isolandosi da disturbi e distrazioni di ogni sorta.
- Osservare la scrittura, tenendola fra le mani, senza soffermarsi su alcun dettaglio, bensì trovando la calma nel respiro.
- Cercare di ripercorrere il tratto grafico (il principiante può utilizzare una penna e immaginare di sovrascrivere).
- Mentre si “riscrive mentalmente” il percorso, cercare in se stessi quali sensazioni si provano: fatica, tensioni, intorpidimenti, nervosismo ecc.
- Percependo la sensazione, cercare il segno grafico che l’ha stimolata, es. un allungo inferiore, un’asola, un filetto di unione, un intozzamento ecc.
- A questo punto osservare se il segno e la sensazione sono relativi ad un solo settore della grafia o sono ripetuti, in tal caso notare con che ritmo si ripetono.
- In base alla “croce grafologica”, inserire i dati nel contesto “spazio-temporale” della scrittura (riferimento a ricordi passati, ad aspettative future, a necessità di concretizzare o a idealismo e così via).
- Elaborare un’ipotesi caratteriale.
- Verificare questa ipotesi con altri tratti grafici presenti nella scrittura.
- Fornire l’esito dell’esame al fruitore, spiegandogli i concetti, tenendo conto della sua età e grado di maturità.
In pochi minuti, con un allenamento costante, si può fare pratica, fornendo utili consigli e impratichendosi sempre di più in grafologia. L’importante è stabilire un dialogo costruttivo e basarsi sempre e solo su dati certi.
Lezioni ed articoli specialistici di Grafologia moderna
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