Sviluppare il corpo perché sia atto al combattimento è come istruire un animale ammaestrato: non si può “dirgli cosa fare”, non è in grado di comprendere un messaggio verbale. Occorre invece fargli ripetere tante volte la stessa azione, perché la impari pian piano, un pezzetto per volta, fino a che, di fronte ad un certo stimolo, non si inneschi una risposta automatica.
Il combattimento abbisogna di movimenti semplici, fluidi, leggeri, cioè ogni gesto deve essere “ottimizzato”.
Perciò, allenarsi al combattimento aiuta a stare bene.
Dato che il corpo ha una dote innata di economizzare le proprie risorse, i muscoli, i tendini, le articolazioni ecc. che si utilizzano di meno, tendono a regredire, quelli che si muovono di più tendono a svilupparsi.
Ecco l’importanza di un allenamento che sia il più possibilmente completo e costante, tanto più per chi, come noi, vive in un ambiente prettamente sedentario dove le risorse di tempo che si dedicano all’attività fisica sono spesso irrisorie.
Lo stile di vita marziale insegna a portare il “giusto movimento” in ogni gesto della vita quotidiana.
Spirito marziale per risolvere ogni problema
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