C’è sempre un modo per recuperare un alunno che ha delle difficoltà di apprendimento, ma per riuscirci occorre personalizzare l’insegnamento, rendendolo adeguato alle caratteristiche peculiari della relazione docente-discente.
A ben guardare, tutti gli alunni hanno difficoltà di apprendimento, perciò l’insegnante dovrà sempre adeguare la lezione a ciascuno di essi, modificando caso per caso il suo modo di relazionarsi con loro.
L’insegnante perciò, per ogni ora di lezione, coltiva l’intelligenza e la professionalità delle future risorse umane pari a 1 x 25 ore (1 ora moltiplicata per 25 alunni).
Si deduce che un’ora di lezione vale più di un giorno lavorativo di 3 turni da 8 ore ciascuno.
Questo enorme sforzo energetico comune è destinato ad essere investito nei decenni successivi sulla società in cui lavoreranno i futuri adulti.
In Giappone, paese in cui la produttività umana è molto elevata, in segno di estremo rispetto, gli insegnanti non sono obbligati ad inchinarsi di fronte all’Imperatore (Figlio degli Dei).
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