Gelosia – Invidia: Asse zodiacale II – VIII casa

gelosia invidia asse zodiacale II - VIII casa

L’essere umano maschio è per natura un predatore.

Se è “sano”, quando c’è un’opportunità di conquistare un obiettivo che gli aggrada (donna, lavoro, successo) la sfrutta, perché per natura vuole la conquista, anche di per se stessa e anche se è già soddisfatto da altro.

Se l’opportunità non si presenta, non insiste (quello “insano” invece vive tormentato dall’ossessione e dalla perversione).

Nella dinamica ancestrale, l’obiettivo finale per uomo e donna era differente:

per l’uomo era la conquista sessuale della donna di per se stessa, non il suo “mantenimento famigliare”
per la donna era la conquista del controllo territoriale con il “mantenimento famigliare”
“Io-donna” devo badare ai figli e non posso andare a caccia; “tu-uomo” devi andare a caccia per te stesso, per me e per i nostri figli, perciò devo sceglierti in modo appropriato per questo scopo.

Allo stesso tempo, “tu-uomo” devi essere pronto a sfruttare tutte le pericolose occasioni per acchiappare le prede e portarmele, ma, così come fai con gli “animali-cibo”, fai anche con eventuali altre “prede-donne”, perciò devo essere rassicurata che continui ad essere mio e basta!

Da questi due aspetti si sviluppa l’asse seconda-ottava casa (Toro-Scorpione) dello Zodiaco ancestrale.

Toro: costellazione archetipica governata dalle energie femminili di una Venere possessiva, fissa, terrena, conservatrice.
Scorpione: governato in contemporanea dalle energie di Marte (lotta impulsiva e volontà), Plutone (pulsioni istintuali e voglia di potere) e di Mercurio (furbizia, astuzia).
La seconda casa (Toro, energia terrena femminile) cerca di mantenere il geloso possesso di ciò che ha già, l’ottava casa (Scorpione, energia istintuale maschile), con invidia, cerca avidamente di appropriarsi con ogni mezzo ed espediente dei beni altrui.

Questo è quanto si è sviluppato nella preistoria.

Oggi le dinamiche ancestrali sono le stesse, ma si collocano in una società moderna, civile e, per di più, tecnologicizzata, variando l’idea di obiettivo (la donna può “automantenersi” senza la presenza dell’uomo-cacciatore).

Gli stress derivati da questa modalità nuova, ma radicata su archetipi immutabili, causano le numerose situazioni di nevrosi riportate con dovizia dai mass-media.

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