Un tempo nello Yoga e in Olistica si suggerivano delle pratiche di visualizzazione della luce solare per evitare problemi alla vista.
Ora la scienza ha scoperto la relazione benefica che esiste tra luce solare e prevenzione della miopia.
Lo studio è partito da una ricerca condotta in Asia (Cina, Giappone, Corea del Nord) dove vi è un incremento enorme di problemi di miopia negli studenti.
Si è notata la correlazione tra l’elevato numero di ore passate in ambienti chiusi e poco illuminati e l’aumento del fenomeno.
Ad esempio, rispetto a 30-50 anni fa, in Cina milioni di alunni studiano in aula o in casa per 14 ore al giorno e anche chi pratica un’attività sportiva la svolge spesso al chiuso.
Esposto alla luce del sole il corpo produce “dopamina”, un neurotrasmettitore presente nella retina che inibisce la crescita eccessiva dell’occhio. Viceversa, passando troppo tempo in ambienti chiusi, illuminati artificialmente, gli adolescenti divengono miopi con maggiore frequenza.
Infatti, l’illuminazione interna degli ambienti, anche quando sono ben illuminati, è tra i 190 e i 500 lux, mentre all’aperto si va dai 10.000 lux nelle giornate nuvolose agli oltre 100.000 quando c’è il sole.
Anche se fare attività fisica e passare alcune ore al giorno al sole è il rimedio ideale (avente anche effetto l’obesità infantile…), soprattutto per chi abita vicino al circolo polare (6 mesi di buio) si è pensato di intervenire con la fototerapia: esposizioni quotidiane ad una potente luce artificiale di 10.000 lux.
Notizia tratta dal numero 272 – giugno 2015 – della rivista Focus – Gruner Jahr / Arnoldo Mondadori Editore
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