Eriros – Eco di voci: dietro le quinte del 26° capitolo – le uova

La vicenda dei bambini antico romani che vanno a rubare le uova nei nidi è tratta da un racconto di mio nonno Charlie, intorno al 1912. Con un suo amico andava nei boschi di Lauriano a raccogliere le uova dai nidi; in altri casi si intrufolavano nel campanile della parrocchia per raggiungere i nidi dei piccioni accanto alle campane. Le uova poi le vendevano per qualche soldino ad una vecchia donna del paese.

Un giorno Charlie, stando ritto sulla schiena dell’amico, infilò la mano in una cavità di un albero, sentì una pelle viscida e fredda e ne rimase spaventato. Con un balzo saltò giù dalla groppa dell’amico e corse via, mentre l’altro, ignaro, era ancora lì piegato a domandarsi che fosse successo. Charlie disse che da allora non infilò più le mani nei buchi degli alberi.

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