In seguito alla carenza di mascherine, abbiamo pensato di produrle artigianalmente, per andare incontro alle richieste delle persone che, in questo momento di emergenza, non le trovano in commercio oppure non hanno la possibilità di acquistarle.
Si tratta (ovviamente) di mascherine senza certificazione.
Sono il risultato di chi ha donato il materiale e di chi si è impegnato per realizzarle artigianalmente, in forma del tutto volontaria e solidale.
Vi chiediamo di non accaparrarle e di prenderne al massimo una per ciascun componente della famiglia.
Le mascherine sono state prodotte e confezionate a mano dalle sarte volontarie Tiziana e Antonella, per conto del gruppo Facebook della lista civica “Lauriano e Piazzo domani”.
Tratto dal post originale Lauriano e Piazzo Domani che si allega qui di seguito
Il gruppo Facebook della lista civica “Lauriano e Piazzo Domani” e l’omonimo gruppo consiliare sono lieti di annunciare che ha preso il via la distribuzione gratuita, a tutti coloro che ne hanno bisogno, di mascherine in tessuto di cotone, autoprodotte, presso la Ferramenta Linea Felice, in piazza Risorgimento 1 (aperta in questo periodo solo il mattino, dalle ore 8 alle 12,30) e la Panetteria F.lli Blanco, in via Mazzini 14 (dalle ore 9 alle 12,45 e dalle 16 alle 19). Le mascherine sono il frutto di un lavoro di volontariato: realizzate dalle “sarte” Tiziana e Antonella, con materiali acquistati o donati dai sostenitori di questo gruppo Facebook sempre per scopi di solidarietà. «In seguito alla carenza di mascherine, abbiamo pensato di produrle artigianalmente – si legge nella locandina che annuncia l’iniziativa (in foto) -, per andare incontro alle richieste delle persone che, in questo momento di emergenza, non le trovano in commercio, oppure non hanno la possibilità di acquistarle. Si tratta (ovviamente) di mascherine prive di certificazione. Sono il risultato di chi ha donato il materiale e di chi si è impegnato per realizzarle artigianalmente, in forma del tutto volontaria e solidale. Vi chiediamo di non accaparrarle e di prenderne al massimo una per ciascun componente della famiglia». Le mascherine sono state imbustate in un sacchettino che contiene anche brevi istruzioni (in foto): «Attenzione: prima dell’uso, questa mascherina va lavata. Prima di ogni riutilizzo, dovrà essere di nuovo lavata. La responsabilità dell’utilizzo fa capo a chi la adopera. Si tratta di un’iniziativa fondata sul volontariato». La prima produzione è stata di 130 mascherine. Se sarà ancora necessario, le “sarte” Tiziana ed Antonella, a cui va un enorme ringraziamento (così come a chi ha collaborato) sono disponibili ancora a produrne (eventualmente, se qualche volontaria/o volesse aggiungersi, sarà ben accolto, basta contattarci) e nello stesso tempo, se si renderà necessaria un’altra produzione, occorreranno altri volontari che ci aiutino a recuperare il materiale occorrente: elastici e tessuto (vi terremo aggiornati nei prossimi giorni).
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