Avilia Abelia
(strada Bodincomago – Industria; I-II sec. d.c.)
Vento d’autunno che spargi le foglie
porta mia voce al di là del tramonto
polvere sia delle povere spoglie
cinico tempo non teme il confronto
brevi respiri non sono perenni
è solo amore che solca i millenni
salva il ricordo di quello che fummo
splendida gemma di seme di mela
spezzata la scorza d’antico dramma
in terra radice tesse la tela
in cielo svettano le verdi fronde
che donano frutto a terre feconde.
🐌
Leave a Comment