Approfondimento del libro “Colori di Luce”
La luce bianca, filtrata da un prisma, rivela di essere composta dai 7 colori dell’arcobaleno.
In realtà i colori non sono 7 ma sono innumerevoli tonalità che, a partire dall’infrarosso, gradualmente giungono all’ultravioletto, ma noi, semplificando, ci riferiamo solo a quelli che ci appaiono più nitidi.
Per formare la luce bianca, convenzionalmente, si hanno tre colori, detti primari additivi:
Rosso (Red) = R
Verde (Green) = G
Blu (Blue) = B
Da cui si è ideato il codice RGB presente nelle tavole cromatiche dei programmi informatici di disegno e ritocco fotografico.
Gli stessi colori, uniti a due a due, formano i colori “primari sottrattivi”, quelli cioè che sono complementari ad uno degli RGB, per riottenere il bianco:
Rosso + Verde = Giallo
Verde + Blu = Ciano (simile al celeste)
Blu + Rosso = Magenta (simile al viola-fucsia)
Giallo, Ciano e Magenta sono i 3 colori utilizzati nelle comuni stampanti a colori (uniti insieme al Nero).
“Giocando” con la tavola RGB di un programma di disegno, ci si può divertire, cercando le combinazioni RGB per ottenere i colori desiderati, compreso il Vi.Ve.S. il “colore del futuro”.
Perciò, avendo a disposizione un computer e un proiettore, oppure una lampada a led con i tre colori primari additivi, in cromoterapia si possono ottenere e proiettare le tonalità idonee per qualsiasi particolare applicazione.
FAQ: se il Verde è un colore RGB, perché da bambino lo ottenevo, scrivendo con la matita Blu e con quella Gialla insieme?!
La risposta nell’articolo successivo:
Cromoterapia: Giallo e Blu non danno il verde?!
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