Respirare il colore

meditazione respirare il colore e le onde formaLa “respirazione del colore” può essere eseguita sia a partire da modelli geometrici semplici, sia “respirando” delle combinazioni particolari di colore e forma.

Si tratta di mettersi in una posizione comoda (si consiglia quella supina), in ambiente prevalentemente scuro, e di respirare con regolarità, guardando l’immagine luminosa di un colore o di una forma geometrica colorata.

Si deve porre attenzione esclusivamente al respiro, non ci si concentri su nulla; le emozioni, le sensazioni corporee, i rumori o i disturbi dell’ambiente non devono attrarre l’attenzione. Dopo alcuni minuti di respirazione, si permetta alla mente di registrare i cambiamenti: ci si ponga quindi al buio e ad occhi chiusi all’ascolto delle sensazioni sottili che provengono dal corpo.

L’utilizzo di forme e colori per indurre degli stati meditativi profondi è un metodo antichissimo e diffuso in tutto il mondo.

Ecco alcuni colori adatti alla respirazione, secondo i metodi suggeriti in Colori di Luce realizzati a partire dai colori originali di Benedetto Lavagna:

 

Spesso i simboli sono stati realizzati a partire da considerazioni religiose, cabalistiche o esoteriche.

luci psicodelicateEstrapolando da questi complessi strumenti i dati salienti delle loro caratteristiche, nel corso degli anni ho ideato e messo a punto un “programma di meditazione” che, essendo inteso a stimolare l’armonia e la centratura virtuosa della persona, senza interventi invasivi, ho chiamato: “LUCI PSICODELICATE” (vedi il capitolo 21 del libro: Colori di Luce).

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onde forma nell’Anello di Karnak

Le onde forma erano utilizzate nei tempi antichi, sia nei tatuaggi rituali, sia disegnate o incise su oggetti di uso di culto, come nel cosiddetto “Anello di Karnak” di origine antico-egizia.

Le onde forma sono personalizzate in quadranti costruiti artigianalmente. Ogni pezzo unico è prodotto come entità a se stante, avendo delle caratteristiche generali simili agli altri per forma e colore ma che sono peculiari, intrise delle caratteristiche di quel momento particolare.

Quindi, a partire da un modello, a seconda delle necessità si crea un connubio tra la forma geometrica originale, la sua personalizzazione artistica e l’intenzione del soggetto che ne usufruisce ad attivarla. Gli attuali quadranti base più diffusi, in base alla disposizione delle geometrie e al colore, originano onde forma di attrazione e di repulsione, di equilibrio e di attivazione.

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Sator Arepo Tenet Opera Rotas è il quadrante che in sé racchiude il simbolismo geometrico e spirituale ancestrale e moderno uniti in un connubio tale da renderlo una “mappa” per la centratura meditativa.

Homo lux: studio e ricerca aldilà dei margini – prof. Sergio Sapetti

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