Quando un proiettile cambia la storia. Oggi questo presente e questo scritto potrebbero non esserci se il proiettile che colpì Bertolo Giacomo 153 anni fa avesse avuto una direzione leggermente diversa. Pochi centimetri che cambiano il mondo.
L’8 luglio 1863 il carabiniere, mio antenato, Bertolo Giacomo, riportò una ferita d’arma da fuoco in un combattimento contro i briganti.
Fu arruolato a 21 anni nell’Esercito Regio, il 14 febbraio 1860 nei Lancieri di Firenze e poi trasferito il 6 novembre dello stesso anno nei Carabinieri a piedi.
Fu menzionato onorevolmente per “Regia Determinazione” nei combattimenti del 15 gennaio 1863,
La ferita del luglio 1863 gli causò una invalidità permanente, fu quindi trasferito alla Casa Reale Invalidi e Compagnie Veterani d’Asti l’8 settembre 1865, con il grado di Caporale di 1^ categoria.
Pochi centimetri di differenza e la sua stirpe non sarebbe mai esistita, oppure, se la ferita fosse stata più lieve, la sua vita sarebbe proseguita in altro modo. “Nel caos non esiste il caso” tutto avviene nel tempo e nel luogo giusto.
Un estratto dei documenti militari dell’epoca:
“Con l’animo che vince ogni battaglia” è il motto dei Lancieri di Firenze.
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