La grafologia studia il carattere della persona a partire dall’esame della scrittura. La scrittura fissa il pensiero nella materia, rendendolo disponibile per se stessi e per altri a distanza di spazio e di tempo.
La grafologia ha il compito dignitoso e nobile di scoprire l’intimo carattere dello scrittore. La scrittura mentre espone graficamente i pensieri coscienti, registra altresì in forma stabile lo stato d’animo, l’emozione, l’attitudine e le idee che vibrano nel profondo.
Il suffisso “logia” nella lingua italiana è utilizzato per indicare il “ragionamento”, il “discorso” o lo “studio” di una certa materia, sia essa scientifica, artistica, umanistica o quant’altro. La radice o l’intera parte iniziale della parola stabilisce il campo su cui si “dialoga”.
Con GRAFOLOGIA si intende lo studio della psicologia a partire dalla scrittura.
La GRAFOLOGIA è un elemento rivelatore del carattere, dei sentimenti e delle condizioni psichiche di una persona.
Nella storia dell’evoluzione umana, per consolidare nel tempo i concetti, di modo che non fossero persi, dapprima in forma rudimentale, pittografica o ideografica, poi con tratti sempre più personalizzati ed evoluti, si è inventata e perfezionata la scrittura.
La scrittura fissa il pensiero nella materia, rendendolo disponibile per se stessi e per altri a distanza di spazio e di tempo!
Per scrivere si utilizza la mano, che è un arto.
A ritroso rispetto a questo processo, cioè a partire dalla scrittura, la grafologia ha il compito dignitoso e nobile di scoprire l’intimo carattere dello scrittore.
La forza contenuta nella grafia è la somma delle forze contenute nell’evoluzione plurimillenaria della cultura umana, nella psicologia conscia e inconscia del singolo individuo che, rappresentando con dei simboli convenzionali dei concetti archetipici, mentre espone per scritto i suoi pensieri coscienti, registra altresì in forma stabile lo stato d’animo, l’emozione, l’attitudine, l’idea che vibrano nel suo profondo, mentre pensa e contestualizza la parola che sta scrivendo.
Lo studio della grafologia in forma rudimentale fu già presente nell’antichità dell’India e della Grecia, per poi perfezionarsi nel corso dei duemila anni successivi, ma è nel XIX secolo che, grazie allo sviluppo della psicologia, la grafologia assurse al ruolo di vera e propria scienza che studia le peculiari caratteristiche personali a partire dalla scrittura e tratte dal “gesto grafico” di ogni individuo.
La grafologia è utilizzata in tutto il mondo sia come ausilio alla psicologia e alla psicoterapia (grafoterapia), sia come selezione del personale, esame di validità dei manoscritti (grafologia giudiziaria), orientamento scolastico e professionale.
Il nostro testo di riferimento per la grafologia è “Leggere l’anima – Sistema di Grafologia Moderna” di Riccardo Bruni e Sergio Sapetti, editore Psiche2 Torino.
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