A volte si ascoltano dei punti di vista particolari che inneggiano a condividere e donare senza pretendere nulla in cambio.
Addirittura, vi sono dei casi in cui si partecipa a corsi di primo, secondo, terzo ecc. livello a carissimo prezzo, ma poi, quando si dovrà praticare l’arte appresa, non si dovrà chiedere nulla in cambio, perché si utilizzano presunte energie provenienti da reconditi angoli dell’universo.
Lasciamo da parte la missione di certe mistiche figure in odore di dubbia santità e restiamo nella concretezza quotidiana. Chiunque svolge un lavoro, in modo serio, professionale ed efficace, deve essere degnamente retribuito. Che poi la retribuzione sia del denaro contante o del cibo o vi sia uno scambio di favori, questo dipende dal contesto, dalla congiuntura economica, dal rapporto emotivo (famigliare, di amicizia ecc.) che vi è fra le due controparti, ma non è giusto che qualcuno abbia accesso ad una prestazione in cui un professionista dedica tempo e impegno, senza dar nulla in cambio.
Non è corretto perché si sminuisce l’importanza dell’intervento: se si ritiene che la prestazione sia utile, la si deve ottenere con un sacrificio adeguato.
Non è etico, in quanto se un individuo cede gratuitamente la sua energia ad un altro senza esserne proporzionalmente rimborsato, crea un vincolo, una sudditanza, un debito, che legherà chi ha ricevuto l’aiuto a chi l’ha fornito.
Questo non significa disinteressarsi nel caso di bisogno, qui non stiamo parlando dell’aiuto che in caso eccezionale si dà spontaneamente, magari a rischio della propria integrità fisica, per chi è in una situazione urgente di grave pericolo o eccessiva indigenza. Qui siamo in un contesto di rapporto professionale, in cui chi chiede, lo fa, volendo una ben particolare consulenza, conoscenza o formazione.
In molti film e storie di arti marziali si racconta del “maestro” che, tutto subito scontroso, poi si dedica appassionatamente a istruire l’alunno come guerriero esperto. Anche in questo caso, come si evince proprio da queste pubblicazioni di massa, si nota che il maestro riceve dall’alunno un aiuto nelle “faccende domestiche” (dare la cera – togliere la cera sulla carrozzeria dell’auto, oppure tenere pulita la casa ecc.). Questo perché il principiante retribuisce il maestro, restituendogli il tempo sottratto alle faccende domestiche, facendogliele lui.
Quindi distinguiamo l’intervento straordinario di aiuto incondizionato dal “rapporto contrattuale” equo e sincero che si stabilisce fra due persone, suggellato anche solo con una stretta di mano e uno sguardo negli occhi.
La retribuzione può anche essere vincolata alla divulgazione di notizie, come per chi svolge dei lavori gratuiti, a scopo pubblicitario, per promuovere la sua opera e promuovere le proprie idee. Se sinceramente egli dice esplicitamente che lo fa per propaganda, allora si può supporre che si è in un regime di chiarezza e onestà (i fatti e il tempo sveleranno se aveva ragione).
Sottolineiamo poi che vi sono persone che per loro scelta di vita e di percorso, hanno veramente per principio il concetto di dedicarsi agli altri gratuitamente. Anche in questo caso, proprio per non creare vincoli, riceveranno la giusta retribuzione, ma poi, senza dir nulla a chi ha ottenuto il servizio, devolveranno tutto il ricavato, sostenendo coloro che hanno più bisogno e sono in condizioni di indigenza o di disagio grave e non possono permettersi alcuna cura retribuita.
Nell’immagine dell’arcano maggiore detto “il diavolo” si nota come per dominare sugli altri egli doni loro una… corda che li tiene legati mentre cercano di ottenerne il potere.
La sua bacchetta magica è infuocata e si consuma bruciando, perché non restituisce quello che prende. Le scritte (solve – coagula), i colori, i simboli sono spesso messaggi ambigui, che nella non chiarezza (quindi nell’ignoranza) favorisconno il controllo e il plagio, inoltre separando e dividendo, egli può meglio comandare le masse.
Il mondo (ma anche l’universo intero) è un ambiente “chiuso”, se si sottrae dell’energia da una parte, vi sarà eccesso da un’altra. Non esiste una “crisi mondiale” come si sente erroneamente dire su certi mass media; la Terra è un mondo chiuso, non ha debiti o crediti con…. altri pianeti. Perciò qui, in questo mondo, se vi sono moltitudini di poveri e di gente in crisi, è perché vi sono anche enormi ricchezze e prosperità per altre zone e altre persone nel mondo.
Per trovare l’equilibrio, ognuno può agire nel donare o nel ricevere, ma, proprio a partire dal suo piccolo, faccia attenzione a non ricevere più di ciò che può dare, in modo da essere saggio e onesto nel vivere secondo il ciclo della natura.
“Potete ingannare tutti per un po’; potete ingannare qualcuno per sempre, ma non potete ingannare tutti per sempre” Abramo Lincoln
Homo lux: studio e ricerca aldilà dei margini – prof. Sergio Sapetti
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