La stragrande maggioranza degli insegnanti di Stenografia e di Dattilografia di Torino e provincia, furono preparati dal Magistero Stenodattilografico della prof.ssa Maria Teresa Fusco Fontanella.
Soprattutto dagli anni ’70 agli anni ’90 del secolo scorso, il Magistero, ubicato nella storica sede di Via Cernaia n. 40, a Torino (di fronte alla Caserma Cernaia, dalla quale si iscrissero numerosissimi Allievi Carabinieri per prepararsi nelle materie di segreteria), fu il punto di riferimento per la didattica e l’abilitazione all’insegnamento dei docenti di Stenografia e di Dattilografia, della formazione professionale delle Segretarie d’Azienda, e fu “la palestra” per la preparazione agonistica dei campioni di velocità di scrittura e resocontazione.
In tale sede inoltre si studiarono e migliorarono delle innovazioni e dei metodi di studio all’avanguardia per aggiornare le materie tipiche della resocontazione, in vista dell’avvento delle moderne tecnologie.
Ad esempio fra questi vi fu la creazione di nuovi sistemi di stenografia, in cui non vi fosse il bisogno dei segni rafforzati, così da poter essere scritti con tavolette elettroniche (mentre lo studio degli applicativi informatici fu poi perfezionato da dei ricercatori di Roma).
Ideatore proprio di un siffatto sistema stenografico, al Magistero di Torino si preparò, insegnò e si allenò per divenire Campione Mondiale di Stenografia, Riccardo Bruni. Mentre nella succursale di Chivasso studiò la Campionessa Mondiale di Dattilografia, Damaride Moccia.
La prof.ssa Maria Teresa Fusco Fontanella (preparata dal prof. Cerchio, ideatore di una particolare sillabazione con lettere colorate per apprendere a scrivere a tastiera cieca, fu un’Istituzione prestigiosa e molte ditte si rivolgevano a lei per assumere personale specializzato, serio e competente.
La biblioteca relativa alle pubblicazioni in materia di scrittura era di una ricchezza e di una completezza eccezionale, vi si potevano trovare i testi “sacri” della storia della scrittura, della stenografia e della dattilografia. Ma all’interno del Magistero vi era anche l’ufficio di Giovanni Vincenzo Cima, una reliquia che emozionava i docenti, sapendo che su quella scrivania si era scritta una grande “fetta” della storia della Stenografia italiana.
I docenti della scuola pubblica prepararono i concorsi a cattedra tramite le lezioni specifiche di Stenografia (sistema Cima, Meschini, Gabelsberger Noe, Mosciaro-Stenital) e di Dattilografia, ma anche sulla storia della scrittura, sulla didattica, sulla legislazione dell’insegnamento, sulla pedagogia e quant’altro potesse completare il curriculum di un professore veramente preparato in materia.
Stenografi di prestigio come Tito Poggio e Luciano De Simone, portarono attivamente il loro contributo al Magistero per quanto riguarda la stenografia, mentre la prof.ssa Pioletti Minuto inserì il proprio sistema di Stenotipia, portato poi a livelli agonistici eccellenti dalle ottime dattilografe e stenotipiste Fiorella Merlo e Rosaria Procopio.
Il metodo di Stenotipia Pioletti si basa su delle abbreviazioni del linguaggio da applicarsi con la normalissima tastiera della macchina per scrivere, in modo da poter stenotipare un discorso senza l’uso di una macchina specifica come invece avviene nei sistemi Michela e Melani.
Homo lux: studio e ricerca aldilà dei margini – prof. Sergio Sapetti
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