A nessuno piace soffrire, qualcuno ama definirsi “masochista” e sostiene che prova piacere nel sentire dolore, questa persona conferma la frase iniziale: se il dolore piace… non è più sofferenza.
La sofferenza è uguale per tutti ed è desiderio di tutti evitarla, ma ciò che provoca sofferenza è differente e peculiare per ciascuno: c’è chi quotidianamente sopporta dolori fisici enormi, svolgendo attività che sottopongono il corpo a grandi tormenti, molti altri non riuscirebbero a sopportare tali dolori, ma le stesse persone, in altro ambiente, potrebbero soffrire molto di più; chi è abituato al dolore fisico e sembra imperturbabile di fronte ai tormenti, quando si trova in una condizione differente, ad esempio in un ambiente tedioso, compassato, annichilente, potrebbe patire per sofferenze ben maggiori che non i dolori fisici.
Molta pena provocano quelle persone cariche di sofferenze, con il fisico minato dalle malattie, con le ossa contorte da anni di infiammazioni continue, con la vista e l’udito ridotti a livelli miseri e ormai irrecuperabili. Ci si può domandare perché queste persone sono ridotte così? Perché non hanno adottato delle pratiche per poter evitare tali sofferenze enormi? Perché si lamentano di continuano ma non cambiano, perché demandano la loro vita ad altri che ritengono più saggi e competenti di loro, perché si lamentano ma non adottano nuovi stili di vita che rendano finalmente degna la loro esistenza?
L’ignoranza fa dire ad alcuni di loro: “Tanto alla mia età son tutti così!”. Ma quale età?! Il corpo fisico è un involucro, è un vestito, non è la vita, è il supporto per una vita in un’incarnazione in questo mondo. L’invecchiamento è una realtà ma il rinnovamento del corpo è costante e dura tutta la vita.
Molti temono di parlare con “se stessi”, ecco perché hanno paura di dormire e, soprattutto, di sognare; fa paura andare in un mondo dove il controllo cosciente si spegne e la verità dell’inconscio dice: “ma che fai?! Io ti faccio vivere in un corpo umano che è il massimo dell’evoluzione naturale, e tu sprechi questo dono? Ma non ti rendi conto che io, la tua vera essenza ti parlo ogni giorno e ogni notte e tu non mi stai ad ascoltare?!”.
Torna ad essere in pace con te stesso e accetta i consigli inconsci. Se soffri, curati; se la tua mente soffre, cura la tua mente; se il tuo corpo soffre, cura il tuo corpo. Ma se la tua anima soffre, ascoltala e segui assiduamente, con volontà inflessibile, le sue raccomandazioni, perché Lei è nelle cause, tu e le tue sofferenze siete negli effetti.