Mangiamo quello che siamo

I rimedi naturali funzionano, ma un errato stile di vita li rende inutili. Non si parla solo dei tipici “vizi” (Bacco, Tabacco e Venere) il cui abuso invalida, talora irreparabilmente, il flusso dell’energia vitale, anche con un comportamento virtuoso, se ci si alimenta in modo squilibrato si possono seriamente compromettere i risultati dei prodotti naturali (omeopatici, fitoterapici, floriterapici ecc.). Di seguito, in base all’esperienza e al buon senso, si espone un facile manuale per “nutrirsi” in modo appropriato. L’alimentazione dovrebbe basarsi in modo che la percentuale dei cibi crudi sia superiore a quella dei cibi cotti (60% crudi, 40% cotti). Le proteine di origine animale (tratte dalla carne, dal latte, dalle uova) non dovrebbero superare il 10-12% del totale, sia perché il totale dei microorganismi intestinali deputati per la loro digestione è presente all’incirca con questa percentuale nella nostra microflora, sia perché la nostra dentatura, con 4 canini su 32 denti, ci suggeriscono di comportarci in tal modo.

I problemi di denutrizione possono essere causati da tre fattori: quantità, qualità, malattie. Il problema più ovvio che causa denutrizione è la carenza di cibo, ma, pur avendo a disposizione e usufruendo di cibo in quantità adeguata, esso potrebbe essere di qualità scadente, perciò difficilmente assimilabile. Inoltre, una malattia può incidere negativamente sulla capacità metabolica di assorbire i nutrienti, in quanto, sia per la sua stessa natura (disbiosi intestinale, difficoltà gastrica ecc.) sia per la difficoltà che ha il corpo di smaltire i residui di eventuali farmaci, il cibo, pur ingerito con qualità e quantità adeguata, potrebbe non essere assimilato a sufficienza.

(Per approfondimenti: vedi teoria base del metodo Shiatsu di Wataru Ohashi).

Un quantitativo proteico superiore può generare quelle disfunzioni (disbiosi) che sono sempre più frequenti nei paesi civilizzati e che, si ritiene, causino intolleranze e allergie alimentari, indebolendo, alla lunga, anche le difese immunitarie. In base agli stessi criteri di scelta (partendo cioè dalla dentatura per arrivare all’intestino), si consiglia di nutrirsi con un’alimentazione basata su vegetali e frutta per il 30-40% e cereali per il restante 50-60%. Si tenga comunque conto che i cereali integrali garantivano ai nostri antichi progenitori una dentatura sana e una costituzione robusta. L’attuale lavorazione e brillatura limita i benefici dei cereali, facendo quindi preferire un’alimentazione basata in maggior misura sui vegetali (specialmente crudi) e consigliando di non abusare di pane e pasta. L’acqua bevuta durante i pasti è un nettare che dà forza; se è bevuta a digiuno, al mattino, e dopo la completa digestione, pulisce l’organismo dalle impurità; bere dopo i pasti e durante la digestione provoca gonfiori e difficoltà digestive.

Queste regole tratte dall’antica tradizione ayurvedica e riprese dal famoso omeopata indiano Batthacharya sono importanti più del quantitativo di acqua che si beve in totale nella giornata. Infatti le popolazioni primitive hanno un fabbisogno inferiore di acqua rispetto a quelle civilizzate (si è notato come gli aborigeni australiani resistano in pieno deserto con riserve idriche scarsissime). Se l’alimentazione si basa su prodotti ricchi di liquidi, il quantitativo giornaliero di acqua può scendere; se la persona è costretta a vivere o a lavorare in ambienti che “fanno sudare sette camicie”, il quantitativo di acqua deve essere proporzionale alle perdite. In ogni caso quando si parla del fabbisogno giornaliero, come unità di misura si utilizzano sempre i “litri” al giorno, non i “bicchierini” ogni tanto.

La colazione dovrebbe nutrire per mezza giornata, tenendo anche conto che spesso il pranzo è per molti un panino al bar all’una del pomeriggio. Però il nostro organismo, specialmente i visceri vuoti (stomaco e intestino) da migliaia di anni si “puliscono” dalle cinque alle undici del mattino, perciò è preferibile alimentarsi con una colazione nutriente (miele, marmellata, cereali) e molto liquida (latte, the, tisane a seconda delle preferenze individuali). Tra le ore undici del mattino e l’ora del pranzo (se questa è troppo oltre il mezzogiorno) si può integrare la colazione del mattino con della frutta. Rabbia e fretta sono alimenti velenosi (si consiglia di eliminarli dalla dieta), il sonno è il nutrimento dello spirito, il bagno e il massaggio con l’olio appropriato sono il nutrimento della pelle. Si può vivere per parecchio tempo senza mangiare e senza bere, ma si soffoca in pochi minuti se non si respira! La respirazione appropriata è un ottimo nutrimento per mantenersi in salute.

La cultura è invece il “nutrimento per la mente”, perciò studiare con passione, ragionare, meditare, imparare e aggiornarsi è un altro ottimo nutrimento. Siamo esseri intelligenti e senzienti, l’intelligenza e la capacità di discernimento ci portano ad assumere nella nostra esistenza quelle essenze che fan parte della nostra peculiarità: nell’essere virtuoso entreranno “cibi” virtuosi e si creeranno corpi virtuosi, nell’essere vizioso domineranno “cibi” ricchi del potere che inibisce l’agire attivo del libero arbitrio. Noi ci “nutriamo di quello che siamo” e ciò che ci nutre ci fa “divire come se stesso”.

Il corpo è il libro scritto dall’anima

Homo lux: studio e ricerca aldilà dei margini – prof. Sergio Sapetti

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