Un luogo di forza è una particolare conformazione del terreno che per caratteristiche ambientali, naturali o indotte artificialmente, permette di sincronizzare in modo armonioso l’energia potenziale del territorio e la vitalità dell’organismo.
In genere nelle popolazioni ancestrali il cosiddetto “uomo medicina” (lo sciamano, lo stregone, in pratica il sacerdote rabdomante del villaggio) trovata un terreno in cui per la particolare conformazione geobiologica, oppure per delle caratteristiche simboliche (geometrie delle rocce e dei corsi d’acqua, tipo di vegetazione, presenza di resti fossili ecc.) riteneva che si potesse ottenere un beneficio individuale o collettivo, nello stare in meditazione o nello svolgere attività rituali in tale posto.
Da quell’epoca, le prime civiltà umane sfruttarono i “luoghi di forza” indicandoli e potenziandone le caratteristiche con delle apposite costruzioni (a partire dai preistorici menhir e dolmen, fino a giungere alle piramidi e in seguito alle cattedrali e alle moschee dell’epoca moderna).
La costruzione di un tempio è consacrata da un rito religioso, che ne benedice e ne orienta l’energia, secondo la fede e per mezzo dei riti sacri della popolazione che ne ha cercato il beneficio.
I luoghi di forza nella maggior parte dei casi sono di origine naturale, perciò le diverse popolazioni che vi si succedettero nel corso dei secoli, sfruttarono, secondo riti e tradizioni differenti, lo stesso principio naturale.
Ogni costruzione artificiale ed ogni consacrazione, modifica la geometria energetica del luogo, perciò, chi vi accede oggi può usufruirne in modo differente rispetto a chi frequentò lo stesso posto in passato.
Ecco che ad esempio in Piemonte, in provincia di Torino, nel sito archeologico di Industria-Bodincomagus (antica città sacra del I secolo a.c. dedicata al culto della dea Iside), si ha oggi la contemporanea presenza di varie influenze: quella celtica, quella antico egizia (la consacrazione del tempio fu fatta da sacerdoti del culto di Iside), quella cristiano-longobarda e infine quella cristiana moderna. Lo stesso avviene laddove si sono succedute varie civiltà, come in America, dove i templi atzechi, inca ecc. sono stati poi spesso sostituiti da quelli cristiani, o viceversa, in Medio Oriente dove le chiese cristiane sono divenute moschee islamiche.
Chi svolge un’attività olistica ha la necessità di uniformarsi il più possibile alla situazione energetica del luogo ove opera, perché la parte sottile e inconscia dell’individuo riflette le caratteristiche presenti nel territorio in cui si vive e si lavora.
Perciò, se è a conoscenza della storia di un luogo, chi lavora con le energie sottili può uniformarsi alle peculiari idee sacre con cui è stato fissato in modo permanente nel terreno un certo “credo”.
Allo stesso modo, ognuno di noi, per affinità karmica o genetica, ha un percorso ben preciso di evoluzione che lega spirito-mente-corpo.
Quindi, in base alle proprie origini, per la sua stessa evoluzione, ognuno di noi dovrà rispettare le peculiarità di quelle popolazioni (e quindi di quei riti religiosi) che costituiscono, nel nostro stesso corpo fisico, il personale patrimonio genetico ancestrale.
Caratteristica dei Luoghi di Forza è la potenza che la geometria della natura assume per manifestare la presenza del “Genius Loci”.
Industria (colonia romana) – fotogallery reperti archeologici