Il makiwara è uno strumento utilizzato in alcune arti marziali orientali per allenarsi (con uno scopo simile ma un funzionamento differente da quello dello strumento cinese del Wing Chun, detto “uomo di legno”: Muk Yan Chong 木人樁).
La forma tradizionale di un makiwara è quella di un asse, più spesso alla base e più sottile alla sommità, di oltre due metri di altezza (dei quali circa un terzo sono interrati per il fissaggio), la cui cima è coperta da un rotolo di paglia intrecciata (巻き”maku” = rotolo – 藁 “wara” = paglia) .
Il combattente si allena, colpendo il makiwara con i pugni, i calci, le gomitate ecc. in modo da irrobustire le ossa e indurire la pelle, così da poter sopportare la violenza dei colpi sferrati durante la lotta.
L’utilizzo del makiwara è stato consigliato e assiduamente praticato da molti maestri di arti marziali (come ad esempio Gichin Funakoshi – Karate Shotokan), mentre è sconsigliato da altri che lo ritengono superfluo e lesivo per la persona.
C’è in ogni caso da sottolineare come attualmente la vita cittadina riduce la rusticità della “fibra” delle persone che un tempo invece si irrobustivano, svolgendo durissimi lavori manuali quotidiani; perciò oggigiorno, se non ci si è allenati apposta, vi è il rischio di farsi male da soli, tentando di sventare e sopravvivere ad un’aggressione.
Per contro, i punti del corpo in cui si colpisce una superficie dura per decine di migliaia di volte divengono coriacei, callosi e modificano sostanzialmente e irreversibilmente la forma originaria delle articolazioni.
L’allenamento al makiwara non deve confondersi con le tecniche di “rottura” (tegole, mattoni, assi di legno) che sono esclusivamente una esibizione di abilità e forza fisica, non avendo alcuna valenza nel caso di un combattimento reale.
Esempio di training con makiwara
Per eseguire il condizionamento dei colpi inferti con pugni, avambracci, gambe e piedi, si può utilizzare un punching ball rivestito da barre d’acciaio.
Si prescrivono tre regole fondamentali:
1) Il corpo è rilassato, si contrae solo nel punto e al momento dell’impatto;
2) Si allena e si cura il movimento rotatorio del bacino;
3) Si scaglia il colpo, in sintonia con il ritmo respiratorio.
Ecco il video esplicativo:
Master Morio Higaonna – IOGKF style Goju- ryu Karate, is the founder and former Chief Instructor of the International Okinawan Goju-ryu Karate-do Federation (IOGKF) age 77 , born Naha , Okinawa – Japan. (from KDO KARATE)
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