Perché agli occhi dell’anziano il giovane sembra impaziente?
L’anziano e il giovane concepiscono lo scorrere del tempo in maniera diversa.
Proviamo a comprenderlo con un esempio:
Agli albori della cinematografia, il “cameramen” aveva il compito di filmare una scena, girando più o meno velocemente la manovella della cinepresa.
Se la manovella era girata velocemente, la pellicola conteneva un maggior numero di fotogrammi per unità di tempo, quindi il film risultava al rallentatore; se la manovella era girata lentamente, la pellicola conteneva pochi fotogrammi per unità di tempo e risultava veloce o addirittura a scatti.
Ovviamente il tempo reale della scena ripresa era lo stesso, ma il modo con cui era decodificata variava in base al numero fotogrammi della pellicola:
- tanti fotogrammi: moviola
- pochi fotogrammi: accelerazione
Ora torniamo a noi. In proporzione, mentre un bambino di 10 anni, nel giro di un anno, incrementa del 10% la sua vita, nello stesso periodo di tempo, un anziano centenario l’incrementa solo dell’1%.
Il bambino, proporzionalmente, in un anno farà esperienza di un quantitativo di “fotogrammi” 10 volte maggiore dell’anziano, “vedendo” (simbolicamente parlando) le notizie “alla moviola”.
Con un altro esempio (tratto dall’informatica) l’adolescente ha a disposizione un Hard Disk poco utilizzato (perché ha poche “esperienze installate”) in cui è semplice produrre e far dialogare i processi di apprendimento.
Viceversa l’adulto ha un Hard Disk ormai segnato da abitudini e meccanismi rigidi (vecchi sistemi operativi) che dialogano a fatica e rallentano la fluida installazione di “nuove esperienze”.
Mettendo insieme i due esempi, si nota che, nella stessa unità di tempo, nel giovane vi sia la potenzialità di elaborare un maggior quantitativo di dati rispetto all’anziano; arrivando prima e in modo più semplice ai risultati e quindi pretendendo con impazienza una nuova esperienza, esattamente come chi, lavorando con un computer obsoleto, si spazientisce perché il computer “gira lento” e risponde tardivamente ai comandi.
Aggiornamento e approfondimento della precedente pubblicazione:
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