Può capitare che una coppia, pur essendo in sintonia e non avendo riscontri medici di infertilità, non riesca a concepire.
A volte la ricerca della gravidanza diventa ossessiva, ma i risultati continuano ad essere sconfortanti.
Rivolgendosi alla donna che spera di diventare madre, esaminando la difficoltà a “rimanere in cinta” dal punto di vista “connessione mente-corpo” la domanda che sorge spontanea è: “Perché consideri il tuo uomo inadeguato?”
In genere però, di fronte a questa domanda, la donna coscientemente non crede che vi sia tale atteggiamento da parte sua.
Eppure i fatti deludono le aspettative e confermano l’infertilità.
Esaminiamo allora da un punto di vista olistico cosa può impedire il concepimento.
La donna ha ormoni, difese immunitarie ecc. pronte a sterminare centinaia di milioni di spermatozoi ogni volta, pur di selezionare il migliore (più idoneo a mantenere salva la specie).
Perciò nel profondo vi è un qualcosa da parte della donna che in ogni caso blocca la potenziale fecondazione, perché il “prescelto” non è ritenuto idoneo (stiamo parlando di motivi mente-corpo, su cui si innestano i motivi fisici).
A questo punto non è detto che come uomo e come idea cosciente il partner sia ritenuto inadeguato, ma a livello profondo, l’essenza primordiale di quella donna potrebbe rifiutarlo perché dentro di sé ha un certo “modello” archetipico che non è riscontrato nella realtà.
Potrebbe essere un’idealizzazione del modello e quindi, pur andando d’accordo insieme, vi è un elemento di criticità che genera una diffidenza di base su cui si innesta la ritrosia fisica.
Oppure vi è discrepanza tra gli obiettivi (utopistici) della donna e la realtà dei fatti (es. banale solo per spiegare con un’immagine: il padre dei miei figli sarà il principe azzurro perfetto, ci sposeremo con un bellissimo abito bianco e con la presenza di tutti i parenti, contenti e commossi, per sempre vivremo felici e contenti…. i fatti quotidiani smentiscono questa idealizzazione irrealizzabile).
L’inconscio sregolato strumentalizza la mente al suo servizio, facendole credere che “va tutto bene” quando invece tutela solo il suo potere, suggerendo alla mente cosa farci immaginare. Non è semplice ed è proprio su un lavoro di “archeologia mentale” che spesso si ottengono gli sblocchi a queste problematiche che il fisico, apparentemente, non ce la fa a spiegare.
Quando le analisi cliniche dimostrano che non dovrebbero esserci dei fondati fattori fisici all’infertilità della coppia, ma, nonostante tutto, la gravidanza è rifiutata dal corpo femminile, la ginnastica corporea atta a sciogliere le tensioni e gli stress, unita ad un processo psicologico di consapevolizzazione di questa realtà, hanno spesso permesso di sbloccare delle difficoltà a concepire.
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