Gli animali imparano giocando. La lotta e la caccia sono due tra i divertimenti preferiti dei piccoli mammiferi; che si avvinghino tra fratellini, rotolando sui prati, o che si acquattino per agguantare la coda della mamma, oppure che balzino per catturare una farfalla o una locusta, i piccoli animali imitano il comportamento degli adulti, associando l’istinto alla pratica, in modo da automatizzare quei gesti ed atteggiamenti che garantiranno poi loro la sopravvivenza.
Chi abita in campagna ed ha un giardino vicino ad un bosco, un mattino può avere la “sorpresa” di trovare solo più una scarpa, del paio lasciato incautamente all’aperto: nella notte, qualche furtivo predatore ne ha sottratta una, per portarla nella tana, dai suoi cuccioli, in modo che possano giocarvi.
Così, mentre una volpe, tra una gallina e l’altra, ruba uno stivale, un paio di giovani furetti lottano sul tetto, correndo sulle tegole e poi scivolando avvinghiati lungo il vetro di un abbaino.
Rotolare, scivolare, appiattirsi, muoversi in silenzio, lottare con velocità e prontezza di riflessi, sono la garanzia di un’infanzia sana e creano le fondamenta per una vita adulta sana.
Il corpo umano è quello di un predatore per sfinimento: i nostri bambini, cuccioli umani, necessitano di questi movimenti tipici della natura per creare le fondamenta per una vita adulta sana.
Da parte dei genitori, prediligere e assecondare il gioco-lotta-ginnastica per i propri bambini è un comportamento saggio e cosciente.
Ai bambini non serve l’agonismo sfrenato e la vittoria a tutti i costi, a loro è invece utile il gioco, competitivo ma spensierato.
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